Oggi più che mai il processo di decarbonizzazione è fondamentale per contenere gli effetti dei cambiamenti climatici, una delle grandi emergenze del nostro Pianeta.
Un percorso avviato da tempo e che si sta affinando negli anni, che vede coinvolte le imprese chiamate ridurre le emissioni di anidride carbonica, convertendo progressivamente l’intero sistema economico in chiave sostenibile, attraverso la riduzione dell'utilizzo di combustibili fossili a favore dell'impiego di fonti rinnovabili.
Siram Veolia ha organizzato un momento di confronto con clienti e partner per raccontare ognuno dal proprio osservatorio, le esperienze e le soluzioni sviluppate nella propria realtà: ne è emerso un quadro di strategie e piani di azioni a breve e lungo termine, ma anche un elenco delle criticità che devono essere affrontate per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. L’incontro ha visto la partecipazione di Vittorio Carducci, Amministratore Delegato Siram Veolia Industry&Building e parte del gruppo leader mondiale della sostenibilità ambientale, energetica, idrica e nella gestione rifiuti, con 100 anni di esperienza in Italia, Victor Rodriguez Perez - Chief Industrial Officer Business Unit Food Bolton Group, un’impresa multinazionale familiare italiana che da oltre 70 anni produce e distribuisce un’ampia gamma di beni di largo consumo e Andrea Montermini - Vice President, co-lead Sustainability practice EFESO, società globale di management consulting specializzata nella trasformazione industriale e nel miglioramento della performance.
Costruire l’ecosistema con i vari partner
La Road Map di Decarbonizzazione di Siram Veolia accompagna i partner pubblici e privati dall’assessment iniziale alla fase di scelta delle tecnologie e alla realizzazione degli interventi, la gestione degli impianti e il raggiungimento effettivo delle riduzioni delle emissioni.
La cultura di garanzia dei risultati consente al gruppo Siram Veolia di offrire contratti di Decarbonizzazione legati al raggiungimento effettivo degli obiettivi di riduzioni di emissioni concordati coi clienti, grazie alla scelta di un mix di tecnologie, da quelle consolidate e quelle più all’avanguardia come Biogas, Biomasse, Fotovoltaico, Pompe di calore.
“Le nostre sfide sono quelle dei nostri clienti: si tratta prima di tutto di impianti energetici che noi progettiamo e costruiamo, e in merito ai quali occorre sottolineare che, se la parte elettrica è relativamente più semplice poiché l’energia da fotovoltaico, eolico, idroelettrico può essere prelevata dalla rete la parte termica che serve all’industria è più complicata. Per ottenere calore noi proponiamo la sostituzione del gas con biomasse, pompe di calore e, quando possibile, biogas.” afferma Vittorio Carducci. “Occorre anche premettere che non tutti hanno la necessaria consapevolezza dell’impatto derivante dalla scelta tecnologica su quella normativa: l’esempio classico è il biogas, la cui scelta dipende dalla presenza di un mercato pubblico. È una decisione che non può essere lasciata all’energy manager. E anche sulla tecnologia - aggiunge Carducci - non c’è un’unica scelta giusta: noi di Siram Veolia abbiamo un portafoglio ampio e, quando andiamo dai clienti, mappiamo tutte le possibilità. Con la nostra expertise internazionale scegliamo poi, assieme alle aziende, la soluzione migliore, che dipende da una serie di fattori che possono essere ciclo produttivo, zona, clima, questioni normative. Inoltre - conclude - offriamo anche altri servizi, come i contratti pluriennali legati alle performance, quindi il rischio per il cliente viene ridotto perché garantiamo che tra dieci anni ci saremo offrendo risultati attesi e condivisi. In sintesi, costruiamo l’ecosistema con i vari partner per raggiungere il risultato”.
Sviluppare una visione strategica
Per Bolton Food, Business Unit di Bolton Group conosciuta per il marchio Rio Mare e cliente di Siram Veolia, la visione strategica “è quella di diventare l’azienda ittica a marchio più sostenibile e responsabile per il mondo. Dentro questa visione strategica - ha detto Victor Rodriguez, Chief Industrial Officer Business Unit Food Bolton Group - “la decarbonizzazione delle nostre operazioni costituisce una leva molto importante in aggiunta a quella del continuo sviluppo della pesca responsabile: come Gruppo, ci siamo prefissati un’ampia serie di obiettivi di sostenibilità per il 2025, che vanno dall’assicurare che il 100% dei nostri prodotti ittici provenga da aree di pesca certificate MSC o da robusti e credibili progetti di miglioramento delle aree di pesca entro il 2024 (come previsto nella partnership con WWF) e la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 di anidride carbonica in termini relativi nei nostri stabilimenti rispetto al 2017. Il nostro principale contributo allo sviluppo sostenibile - ha spiegato Rodriguez – è rivolto all’Oceano, essendo questo l’ambito su cui fondiamo il nostro business, ed è un impegno che portiamo avanti al fianco di partner scientifici, strategici e che abbiano un impatto trasformativo sui nostri sistemi. Per la riduzione delle emissioni di CO2, invece, abbiamo avviato un percorso strutturato in tre fasi, le prime due focalizzate sul consumo di energia e la terza sulla generazione di questa. “Nel primo step - ha specificato Rodriguez - puntiamo all’eliminazione degli sprechi nell’utilizzo di energia e vapore negli asset attuali, attraverso sistemi di monitoraggio ed iniziative di loss eradication; come secondo step, stiamo investendo in asset che ci permettano di avere un consumo più efficiente di energia/vapore contro quelli attuali, Per ultimo, dopo aver lavorato nella diminuzione del consumo totale, stiamo lavorando anche sulle nostri fonti di generazione di energia/vapore, definendo un roadmap che ci permetta passare dall’utilizzo attuale del gas metano a l’utilizzo di una combinazione di combustibili sostenibili che abbia impatto zero.”
Definire una roadmap
Infine il punto di vista di EFESO: la società di consulenza globale che supporta i clienti a identificare la migliore strategia operativa verso la carbon neutrality e disegnare una roadmap efficace: “siamo specialisti della trasformazione strategica – ha raccontato Andrea Montermini - e operativa nei settori industriali, e in tal senso la decarbonizzazione delle operations (e in senso più ampio delle value chain) è uno dei temi su cui ci stiamo concentrando maggiormente”. Ci sono però alcuni elementi comuni nell’approccio delle aziende più performanti. “Primo, allineare l’ambizione al potenziale di contributo alla lotta al cambiamento climatico, che per molte grandi aziende significa essere coraggiose e porsi obiettivi molto sfidanti. Secondo, trarre ispirazione dei programmi e delle soluzioni di altri, attraverso un costruttivo benchmarking. Terzo, lavorare contemporaneamente su quanto fattibile nel breve termine (acquisto di energia da fonti rinnovabili, fotovoltaico, biomassa, recupero calore, controllo dei consumi, tecnologie di riduzione dei consumi) con quanto attivabile nel medio-lungo termine (elettrificazione, idrogeno, storage, tecnologie di cattura CO2). Quarto, coinvolgere un ecosistema di attori in modo collaborativo, da quelli nella propria filiera ai partner tecnologici alle start-up”. “Ovviamente le buone strategie - ha concluso Montermini - vanno messe in pratica attraverso il lavoro di un team interfunzionale. Infine, è importante focalizzare bene le attività di monitoraggio della progressiva riduzione delle emissioni clima-alteranti, per essere sempre pronti ad aggiustare la rotta (o accelerare le azioni) in caso gli obiettivi fissati si rivelassero difficili da raggiungere”.
Per approfondire il tema guarda l’intervista completa
a cura della redazione di e-gazette