Il committente
L'Università degli Studi di Parma è uno degli Atenei più antichi del mondo, con 34.000 studenti e una superficie di circa 300.000 mq. È una delle poche Università in Italia ad avere un vero e proprio campus: il "Science area park"
Obiettivi
L'obiettivo del progetto è di rendere il Campus più sostenibile e tecnologicamente innovativo, attraverso un percorso di autonomia energetica e di decarbonizzazione. L’impegno di entrambe le parti è di raggiungere il 50% di fonti rinnovabili utilizzate per la copertura dei consumi di energia elettrica. Il cuore del progetto sarà il nuovo polo tecnologico composto da una centrale di trigenerazione e un' impianto geotermico, che alimenterà un sistema di teleriscaldamento a servizio dell’intero Campus, consentendo un risparmio annuale di circa 1.037 tep.
La soluzione di Siram Veolia
- Efficienza energetica: realizzazione di un nuovo polo tecnologico (con una centrale di trigenerazione e impianto geotermico composto da due pompe di calore della potenza di 2.135kWt asservite a 5 pozzi geotermici) che alimenterà il sistema di teleriscaldamento del Campus. Inoltre in altri plessi saranno eseguiti interventi di manutenzione sugli involucri per permettere un miglioramento della prestazione energetica. Ogni sede dell’Università di Parma sarà infine dotata di impianti di climatizzazione che impiegano gas a basso impatto ambientale (a basso GWP)
- Risorse Idriche: in prossimità del polo tecnologico saranno realizzati un nuovo pozzo per il prelievo di acqua di falda e i relativi impianti di potabilizzazione, per rendere l’Ateneo autonomo dal punto di vista della fornitura di acqua potabile.
- Fonti Rinnovabili: il progetto prevede l’ampliamento degli impianti fotovoltaici in grado di alimentare la rete elettrica del Campus, con interventi estesi anche alla realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici nelle diverse sedi dell’Ateneo. Inoltre il progetto prevede di sfruttare l’integrazione nelle reti energetiche del Campus dell’impianto di gassificazione a biomassa ligneo-cellulosica realizzato nell’ambito del progetto di ricerca “SYNBIOSE”, promosso dal MISE e cofinanziato da CSEA, al quale hanno collaborato Siram Veolia, il CIDEA (Centro interdipartimentale per l’energia e l’Ambiente) dell’Università di Parma e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Ferrara. L’impianto da 125 kWel è di tipo cogenerativo e sfrutta come combustibile per la gassificazione cippato di legna vergine proveniente dall’Appennino parmense, nel pieno rispetto del principio della filiera corta.
- Digitalizzazione: al fine di perseguire i risultati di riduzione dei consumi e di emissione (e per garantire una costante verifica delle prestazioni), sono previsti diversi interventi coordinati finalizzati alla “digitalizzazione” degli impianti, delle reti energetiche e delle utenze dell’Ateneo. Le tecnologie digitali più recenti verranno utilizzate per realizzare un completo sistema di controllo e monitoraggio dei flussi energetici in tempo reale, che permetterà di acquisire ed elaborare i dati energetici e ambientali dell’Ateneo. Ciò consentirà di mettere in campo specifiche funzioni di diagnostica predittiva nonché di utilizzare algoritmi innovativi (già sperimentati nel corso della collaborazione tra SIRAM Veolia e l’Ateneo di Parma) per la gestione ottimizzata delle reti energetiche dell’Ateneo che permetteranno di ridurre i consumi di energia primaria. Quella di Parma sarà la prima Università in Italia ad avere un monitoraggio continuo della qualità dell’aria attraverso l'installazione di sonde e sistemi di monitoraggio per verificare il rispetto delle condizioni di comfort (con riferimento ai parametri di temperatura, umidità e concentrazione di inquinanti quali PM10, PM2,5, CO, CO2, VOC).