Come ha insegnato il Covid-19, la scrupolosa osservanza delle norme igienico - sanitarie è fondamentale per mantenere protetto uno spazio di lavoro e garantirne la continuità produttiva.
La disinfezione degli spazi interni è necessaria in molte situazioni: siti industriali, uffici, grande distribuzione, condomini, edifici pubblici (scuole, ospedali, stazioni, aeroporti... ).
Ogni situazione richiede un intervento di sanificazione mirato, condotto da operatori specializzati, con utilizzo di fungicidi biocidi e prodotti virucidi conformi alla norma NF EN (14476 / IN2 19 luglio 2019).
1 Disinfezione del posto di lavoro
Le più diffuse tecniche utilizzate per la disinfezione degli spazi indoor sono tre.
Nebulizzazione
Ideale per disinfettare tutti i tipi di locali, uffici, spogliatoi, aree interne dei trasporti pubblici. Il trattamento viene erogato in un'area pulita e può coprire da 250 m² a 2.500 m² all'ora, a seconda del tipo di camera.
Tempo di attesa: 2 ore prima che il pubblico e il personale possano entrare in sicurezza nella stanza o nel mezzo pubblico.
Spruzzatura
Per disinfettare tutte le superfici - come pavimenti, mobili, attrezzature per ufficio, superfici toccate da varie persone - vengono spruzzate goccioline di sostanze virucide.
Tempo di attesa: 2 ore prima che il pubblico e il personale possano entrare in sicurezza nella stanza.
Pulizia
Il biocleananing comporta una serie di operazioni manuali volte a fornire una pulizia più intensiva degli spazi occupati utilizzando germicidi approvati (di norma l’amuchina). Coinvolge tutte le superfici, pavimenti o mobili e i punti di contatto come maniglie delle porte, interruttori della luce, pulsanti dell'ascensore.
Ozono
Con il diffondersi del Covid-19, alcuni operatori hanno iniziato ad utilizzare l’ozono, un presidio naturale riconosciuto dal Ministero della Salute, per la sanificazione degli ambienti interni. L’ozono comporta però dei rischi per la salute dell’uomo e richiede un’attenta gestione del trattamento.
L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda infatti di utilizzare l’ozono in ambienti non occupati e debitamente confinati, preferibilmente nelle ore notturne in modo che alla ripresa del lavoro la quantità di ozono ambientale si trovi entro i limiti di sicurezza sanitaria. L’eliminazione dell’ozono in eccesso avviene con un’adeguata areazione e tramite appositi aspiratori muniti di strumenti “distruttori o catalizzatori”.
2 Qualità dell'aria interna
Per limitare i rischi di diffusione dei contagi è fondamentale un’accurata gestione e manutenzione dei sistemi di aerazione.
Le griglie dell’aria di mandata dei sistemi HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) vanno frequentemente pulite e periodicamente disinfettate con prodotti adeguati per evitare che ospitino e diffondano sostanze inquinanti o virus negli ambienti.
La frequenza con cui sostituire i filtri va pianificata insieme a tecnici specializzati che sono in grado di regolare i setpoint in modo da aumentare il flusso d’aria nell’edificio garantendo un’adeguata ventilazione a tutti gli ambienti.
Per essere certi del buon funzionamento del sistema di ventilazione e della qualità dell’aria bisogna effettuare periodiche analisi dei principali inquinanti indoor che consentono di misurare: la percentuale di CO2, il particolato per i sistemi di filtrazione, la flora aerobica per possibili bio-contaminazioni dell’aria, i composti organici volatili (VOC).
L’installazione di sensori, collegati tramite cloud a un centro di controllo, consente di monitorare da remoto i principali parametri dell’aria in modo da assicurare un pronto intervento in caso di superamento dei valori limite.
3 Risanamento della rete idrica
Il terzo fattore chiave da considerare è la qualità dell’acqua. Il drenaggio dell’acqua presente nelle attrezzature di accumulo e il risciacquo delle tubazioni sono attività che vanno programmate a determinate scadenze.
Il campionamento dell’acqua va effettuato secondo normativa e tutti i parametri analizzati dovrebbero essere riportati sul registro sanitario.
In presenza di un alto livello di rischio di legionella è consigliata la disinfezione dei sistemi di produzione e distribuzione dell’acqua calda (shock termico o shock chimico, con cloro o perossido di idrogeno).
Soluzione integrata
Una strategia di sanificazione lungimirante dovrebbe prendere in considerazione tutte e tre le variabili: luoghi di lavoro, sistemi di aerazione e distribuzione idrica. Agendo simultaneamente su questi tre fronti si ottengono i migliori risultati.
Per questo è importante selezionare un unico fornitore (sarebbe meglio dire un partner tecnologico) dotato di propri Laboratori analisi, in grado di offrire:
- una risposta sistemica alle esigenze sanitarie con un approccio di lungo periodo
- servizi di controllo e monitoraggio affidabili e trasparenti
- competenze nell’industry 4.0 (Internet delle cose, intelligenza artificiale e analisi dei Big data).
Dopo i trattamenti è fondamentale che le norme igieniche e le linee guida continuino ad essere rigorosamente rispettate perché, senza la collaborazione di chi occupa gli spazi e gestisce gli impianti, ogni azione preventiva rischia di fallire.
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