L’89% delle persone nel mondo è convinta che il cambiamento climatico sia in atto

Dal 2022 Veolia pubblica ogni due anni il Barometro della trasformazione ecologica in collaborazione con la società di ricerca e consulenza Elabe.
 

Di fronte al muro climatico ed ecologico, il dibattito pubblico è entrato in una nuova fase. Consapevoli dei rischi ambientali per la salute e la qualità della vita, le persone di tutto il mondo chiedono azioni concrete. 

Un barometro che interessa 26 Paesi dei 5 continenti

Il barometro copre 26 paesi dei 5 continenti, prendendo in considerazione un campione di oltre la metà della popolazione umana. I paesi sono stati scelti per il loro peso demografico e la loro rilevanza: paesi in prima linea di fronte agli effetti del cambiamento climatico ma anche paesi pionieri nelle politiche ecologiche.

La scala del barometro consente di valutare il livello globale e locale di accettabilità delle soluzioni ecologiche esistenti e di individuare gli ostacoli e le leve che accompagnano l’attuazione di queste soluzioni. Uno studio ricco di spunti che favoriscono il dibattito e la comprensione della trasformazione ecologica.

Focus dati chiave Italia

La paura ecologica travolge il pianeta

77% 

degli Italiani si sente esposto e vulnerabile al rischio legato  al cambiamento climatico o all’inquinamento

73% 

degli Italiani ritiene che le conseguenze ecologiche possano incidere negativamente sulla salute
 

Agire per invertire la rotta

70% 

degli Italiani è disposto a cambiare le proprie abitudini acconsentendo a costi aggiuntivi al fine di preservare e migliorare la propria salute

 

75% 

degli Italiani ritiene che i costi delle conseguenze  del cambiamento climatico saranno maggiori rispetto agli investimenti necessari per la trasformazione ecologica
 

Gli obiettivi che guidano le nostre scelte 
 

84%

degli Italiani è disposto a pagare di più  per ridurre le emissioni di CO2

83%

degli Italiani è disposto a pagare di più per avere un approvvigionamento energetico stabile

81%

degli Italiani è disposto a pagare di più per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili