Il crollo della domanda elettrica favorisce le rinnovabili

Grazie alla priorità di dispacciamento le fonti rinnovabili dovrebbero aumentare il proprio peso fino ad arrivare al 42% del fabbisogno energetico a fine 2020

Il rallentamento della domanda elettrica in Italia sulle attività produttive, determinato dal Coronavirus, sta favorendo le energie rinnovabili. Lo dicono le analisi di Althesys, secondo le quali, data la priorità di dispacciamento, le FER arriverebbero a soddisfare a fine 2020 il 42% del fabbisogno nazionale, con un sensibile progresso rispetto allo scorso anno, che registrava un 40%. 

Secondo il modello NET, nel 2020 la produzione netta da fonti rinnovabili elettriche dovrebbe arrivare a 111 miliardi di chilowattora, con una contrazione del 3% rispetto al 2019. A pagarne maggiormente le conseguenze sarebbero soprattutto produttori termoelettrici da fonti fossili come gas e carbone. Ma è l’intera UE a rischiare, paradossalmente, di superare l’esame sulle politiche climatiche grazie alla pandemia. Basti ricordare che, al 2018, mancavano ancora 1,1 punti percentuali per centrare il 20% di FER, mentre ora l’obiettivo è a portata di mano.

“L’analisi degli investimenti e delle M&A nelle rinnovabili dell’IREX Annual Report 2020 lascia ben sperare. I numeri delle imprese italiane – spiega il ceo di Althesys, Alessandro Marangoni - sono in crescita, sia in Italia che all’estero, e numerosi sono i progetti in itinere e che potranno svilupparsi nei prossimi mesi, una volta terminato il lockdown. Di riflesso, anche il sistema elettrico, al di là della temporanea riduzione della domanda, potrebbe uscirne senza dover perdere asset strategici e con la prospettiva di una pronta ripresa”.

A cura di www.e-gazette.it