È sempre più diffusa la consapevolezza che il nostro stile di vita debba essere “ripensato” alla luce della crisi climatica e dei problemi ambientali.
di Costanza Magnaghi, Green Planner
Un contesto in continuo cambiamento: 4 focus
L’aria che respiriamo è in effetti “irrespirabile” in molte città italiane (Legambiente si sgola a tenere alta l’attenzione e anche quest’anno ha pubblicato dati che non sono per niente positivi).
L’acqua scarseggia e non sono preoccupati solo gli agricoltori. L’Isac Cnr ha rilevato la caduta del 30% di precipitazioni in meno, rispetto alla media storica del periodo 1991-2020. La pioggia e la neve - sottolineano anche in Coldiretti - sono importanti per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi ma si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino e appenninico, come evidenziato dall’Anbi (Associazione nazionale Consorzi di bonifica).
Le temperature scottano e ce ne stiamo accorgendo: Copernicus, il programma Spaziale dell’Ue basato su rilevazioni satellitari, ci ha appena avvisato che il mese di Gennaio 2023 è stato il terzo più caldo in Europa e proprio sul Vecchio Continente sono state registrate temperature dell'aria superiori alla media - compresi i Balcani e l'Europa orientale. Tanto per dirne una, il giorno di Capodanno si è registrato un caldo record; anche nella regione delle isole Svalbard.
La crisi climatica mostra quanto i nostri territori siano sempre più invivibili. Fa effetto il terremoto in Siria e Turchia con i suoi oltre 40 mila morti, ma eventi violenti, sfasamenti stagionali con il rapido passaggio dal sole al maltempo e sbalzi termici significativi succedono anche da noi. Tirando le somme nel 2022 si parla di danni che si aggirano attorno ai 6 miliardi di euro.
Anno domini 2023: i sensi degli italiani sono allertati su un tema che scotta:
“se non sta bene l’ambiente come posso stare bene io?”
In effetti, qualcosa sta cambiando e ognuno di noi ha la sensazione che ci si debba dare da fare, ciascuno assumendosi degli impegni personali: non so se siete anche voi tra quel 96,3 % degli italiani che dichiara di adottare sempre (vale anche talvolta) comportamenti sostenibili (fonte: The European House - Ambrosetti) e va da sé che molti di noi stanno rivedendo il proprio stile di vita.
C’è chi ha fatto il passaggio a una dieta che elimina o diminuisce la carne (i vegetariani sono aumentati anche in Italia e a oggi sfiorano il 10% della popolazione, fonte Eurispes).
Chi cammina di più e lascia più spesso in garage l’automobile (ci viene incontro anche l’App WeWard che conta e premia i passi che si fanno ogni giorno).
Poi c’è chi sta attento anche al guardaroba: secondo una recente indagine di NielsenIq il 68%degli italiani intende comprare capi d’abbigliamento sostenibili, il 66%ridurre la quantità di indumenti comperati, il 51%dichiara di puntare su vintage e usato.
Buone pratiche facilitate da una serie di App a misura di cellulare che ci permettono facilmente di fare sharing di mezzi di trasporto; scambiarsi alloggi; trovare facilmente un ristorante; cercare l’anima gemella.
Nella nostra vita aumentano sempre più le ore in cui utilizziamo il cellulare, device che però non sempre fa così bene. Con studi medici che confermano che l'uso eccessivo del telefono cellulare può interferire con il sonno e la salute dell’individuo, gli esperti di Ebuyer suggeriscono:
1. Passa alla scala di grigi in modo che i dispositivi iniziano a perdere il loro fascino visivo
2. Utilizza i tool del tuo telefono per impostare un limite giornaliero in modo da spingerci a fare altro, come per esempio leggere un bel libro o andare a fare una passeggiata
3. Continua a muoverti: spesso se si lavora in smart working, la mancanza di spostamenti per andare a lavoro può davvero mettere a dura prova il nostro esercizio quotidiano. Pertanto, è essenziale programmare i momenti della giornata in cui è possibile muoversi, che si tratti di una pausa yoga all'ora di pranzo o di una passeggiata mattutina prima di iniziare la giornata. Assicuriamoci, inoltre, di fare pause regolari lontano dai dispositivi, sia che si tratti di preparare un caffè o trascorrere un po’ di tempo all'aria aperta
4. Non mangiare (pranzi, cene ma anche spuntini) con il cellulare in mano
5. Riduci lo screen time prima di andare a letto: gli studi hanno dimostrato che il forte bagliore degli schermi elettronici può interferire con il sonno. Quindi, assicuriamoci di mettere giù il telefono almeno un’ora prima di coricarsi
Utili suggerimenti a migliorare la nostra quotidianità - afflitta dallo stress tecnologico ambientale - ce li fornisce anche il libro Effetto Wow (Mondadori Electa; 176 pp. - 18,90 €) di Joseph Luraschi che di mestiere in effetti non fa lo scrittore bensì il chiropratico (è laureato all’Anglo-European College of Chiropratic di Bournemouth in Inghilterra). L’effetto Wow che si dovrebbe ottenere con la lettura di questo libro è quello che ci viene da esclamare dopo una seduta chiropratica, scienza a cui ricorrono milioni di persone nel mondo e che sempre più viene utilizzata anche in Italia. I suoi benefici non si limitano infatti a rimuovere le cause di mal di schiena e dolori articolari, ma agiscono a 360 gradi sulla salute psicofisica del paziente.
Con questo libro vorrei aiutare le persone ad avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, delle abitudini posturali e capire quali sono le cause di disturbi, dolori, fastidi, o malesseri, che se rimossi alla radice evitano rimedi estemporanei e provvisori, ma soprattutto aiutano a vivere in equilibrio e in totale benessere psicofisico.
Joseph Luraschi